Alla scoperta di un territorio che ti saprà coinvolgere
in tradizioni senza tempo!
Silenziosi testimoni si affacciano nelle vie dei piccoli agglomerati di case per raccontare la storia di questa terra, di una tradizione millenaria conservata nelle case contadine, nelle baite nascoste, nei gesti di ogni giorno e nelle leggende tramandate da generazioni.
L’Ecomuseo della Valgerola nasce con l’intento di occuparsi della tutela del territorio, soprattutto della conservazione della cultura e delle tradizioni ad esso legate. Per questo motivo, l’esigenza di preservare tutto ciò che è testimonianza del passato e della storia delle comunità locali; oggi questa storia la si può ritrovare nei musei e nei luoghi storici diffusi in tutta la vallata.
Gerola Alta
Museo "La nostra storia"
L'antica bottega del paese di Gerola Alta é stata recuperata per poter creare un museo in cui riprodurre gli ambienti di lavoro del secolo scorso. Qui si possono osservare le lavorazioni della lana, del maiale e del fomaggio, la scuola di un tempo, l'antica cooperativa e le cantine.
Museo “La Casa del Tempo”
Un museo particolare, che racconta la storia dell’uomo dal punto di vista naturalistico e geologico. Situato vicino la chiesa parrocchiale di Gerola, è il luogo dove sono raccolte le testimonianze del tempo e della Valle.
Antico Lavatoio
Il lavatoio, attualmente restaurato, era uno degli unici punti di approvvigionamento idrico, ma rappresentava anche un luogo di socializzazione per le donne del paese.
L’Antico Telaio
Situato nei pressi di una casa storica possiamo trovare un piccolo locale nel quale è posizionato un magnifico
telaio di legno ben conservato e tutt’oggi funzionante.
Il Mulino
Costituito da due grandi macine, il Mulino era un tempo alimentato ad acqua e permetteva di lavorare diversi tipi di cereali per produrre vari tipi di farine.
La Falegnameria
Un luogo che racconta una lavorazione artigianale antica ma altrettanto affascinante, quella del legno.
Sacco
Il Museo dell’Homo Salvadego
A Sacco, frazione del comune di Cosio Valtellino, primo paese che si incontra percorrendo la strada provinciale della Valgerola, si nasconde un interessante camera picta risalente al 1400; all’interno, si trova raffigurato il cosiddetto “Homo Salvadego”, una creatura misteriosa e dalle dubbie origini. “L’Homo Salvadego” è rappresentato accanto alla porta d’ingresso, dell’Antico edificio che oggiospita il Museo omonimo, riconoscibile dal folto pelame che gli ricopre il corpo. Tiene tra le mani un bastone e il suo aspetto minaccioso si esplicita nella frase che pronuncia “Ego sonto un homo salvadego per natura, chi me offende ge fo pagura”.
Quadreria di San Lorenzo
Un patrimonio artistico composto da 73 tele, custodite fino a oggi nelle chiesette distribuite sul territorio del paese e nella chiesa parrocchiale, che ospita alcune delle principali e più imponenti opere, un vero tesoro della storia locale.
Il Canevèl
Un ambiente che ci testimonia come la tradizione casearia della zona abbia influito sul modo di vivere dei nostri avi. Il Canevèl è un particolare locale che, sfruttando il flusso dell’acqua, fungeva da perfetto “frigorifero naturale” per la conservazione del latte.
Rasura
Museo etnografico
A Rasura si trova in un’antica abitazione nei pressi della chiesa parrocchiale che è rimasta immutata negli anni ed entrarvi è come fare un salto nel tempo. Nei vari locali, sono raccolti numerosi oggetti della vita quotidiana, del lavoro agricolo e artigianale di un tempo. Al suo interno si respira il caratteristico odore di fumo: l’intenso profumo di una vita vissuta con le sue fatiche e i suoi momenti di gioia.
Mulino del Dosso
Sulla vecchia mulattiera che da Sacco porta a Rasura, in località Dosso, è ancora funzionante un antico mulino ad acqua. Accanto al mulino è stato ricavato un edificio denominato “museo Vanseraf” dove sono esposti macine e antichi attrezzi agricoli.
Pedesina
Un lavatoio d'altri tempi
Con opere di Anna Papini.